Croazia

e Slovenia

Croazia in camper

Dettagli del viaggio

Periodo: 9-30 agosto 2015

Durata: 3 settimane

Percorso: 3330 km

In questa sezione vi raccontiamo il nostro viaggio lungo la costa cristallina dell'Adriatico: la Croazia.

Itinerario viaggio

Ivrea - Milano - Trieste - Koper - Rovigno - Pola - Isole di Cres e Lošinj - Isola di Krk - Zara - Spalato - Isola di Hvar - Dubrovnik - Laghi di Plitvice - Fiume - Grotte di Postumia - Lipizza - Basovizza - Bibione - Milano - Ivrea

Visualizzate la mappa del percorso in Croazia »

Tappe principali

Istria

Slovenia

Dopo aver attraversato da ovest ad est tutto il nord Italia ed aver salutato Trieste, il nostro viaggio in Croazia inizia con un paio di tappe in Slovenia, nel nord della penisola istriana. Siamo quindi costretti a pagare i 15€ di vignetta settimanale per percorrere circa una decina di km di autostrada slovena dal confine italiano fino a Koper (Capodistria).

PolaTrascorriamo poi la notte a Izola e il giorno seguente passiamo dalla turistica Portoroz e dalle saline di Sečovlje (Sicciole) a ridosso del confine con la Croazia, troppo calde per essere visitate all'ora di pranzo!

Croazia

Entriamo così in Croazia e percorriamo la costa occidentale dell'Istria, con qualche sosta nelle calette lungo la litoranea, fino a Rovigno (Rovinj). Qui effettuiamo una gita in barca alle piccole isole dell'arcipelago rovignese, con immersioni e pranzo inclusi nel prezzo.

La tappa seguente ci porta a Pola (Pula), capitale dell'Istria, dove troviamo la celebre Arena (anfiteatro romano) ed il Tempio di Augusto e della dea Roma. Poco distanti, a Stoja: aree verdi, spiagge e campeggio.

Lasciata Pula, ci dirigiamo a nord-est sulla costa orientale dell'Istria, dove, a Brestova, ci imbarchiamo sui rapidi traghetti per Porozina (Faresina, isola di Cres) e continuare il nostro viaggio nelle isole del Quarnaro.

Le isole del Quarnaro

Traghetto CroaziaDopo aver percorso l'Istria in camper, ci imbarchiamo sul traghetto per le Isole Quarnerine.

Viste le caratteristiche della costa, gli spostamenti in traghetto tra terraferma ed isole croate avviene generalmente in questo modo: discesa a tornanti verso il porto, dove il più delle volte non c'è molto oltre alla biglietteria, un punto di ristoro e qualche casa; il biglietto si fa stando in coda in auto/camper nei pressi dell'imbarco; ci si imbarca fino a capienza massima e chi non entra aspetta il traghetto seguente (a seconda della tratta potrebbe passare anche qualche ora!).
Per info sulle tratte, costi, orari e durate consultate il sito della linea di traghetti Jadrolinija.

Cres

E così, grazie al traghetto Brestova-Porozina, ci ritroviamo nell'alta, stretta e lunga Isola di Cres (Cherso). Questa è percorsa da nord a sud da un'unica strada, lunga circa 60 km, che corre quasi in cresta e da cui ogni tanto si diramano altre stradine verso la manciata di località costiere presenti sull'isola, che per molte parti risulta disabitata.

Oltrepassata la città di Cherso, attraverso il piccolo ponte che attraversa il canale artificiale che le separa, raggiungiamo l'Isola di Lussino (Lošinj).

Lussino

AquaparkAnche l'Isola di Lošinj (Lussino) è percorsa da nord a sud da una strada principale, la D100 (qui più pianeggiante che su Cres), che noi percorriamo per una ventina di km fino a Cikat, località turistica nei pressi di Lussinpiccolo (Mali Lošinj). Il campeggio scelto ha all'interno (e compreso nel prezzo per i campeggiatori) un parco acquatico, per la gioia dei bambini.

Dopo qualche giorno di relax, torniamo sui nostri passi sull'isola di Cres e, a Merag, ci imbarchiamo per l'Isola di Veglia.

Krk

L'Isola di Krk (Veglia) è più frequentata delle precedenti isole ed offre numerose mete turistiche. Noi scegliamo Baška (Bescanuova), nel sud dell'isola, per la presenza di una delle poche, e rarissime in Croazia, spiaggia di ghiaia fine.

La maggior parte delle "spiagge" croate, infatti, consiste in una piattaforma di cemento per agevolare l'entrata nelle acque cristalline ed evitare di camminare sugli onnipresenti ciottoli o districarsi tra gli scogli.

Al ritorno troviamo un po' di code lungo la D102, l'unica strada che risale l'isola di Krk e la collega alla terraferma attraverso un grande viadotto. NB: il ponte è a pagamento solo per chi entra sull'isola, mentre in direzione opposta è gratuito. Arrivati sulla costa dalmata, ci dirigiamo verso sud, in direzione di Zara e Spalato.

Zara e Spalato

Di ritorno dalle Isole quarnerine, il nostro viaggio in Croazia prosegue verso sud lungo la costa della Dalmazia. Percorrendo l'agevole litoranea E65, effetuiamo un paio di soste a sud di Senj e a Karlobag ed abbiamo modo di ammirare dalla terraferma le isole di Rab (Arbe) e Pag (Pago) all'orizzonte prima di giungere alla seguente tappa.

Zadar

ZaraUn panorama altrettanto suggestivo (ma verso l'isola di Ugliano) si gode dalla rinomata Zara (Zadar): da una parte il porto e dall'altra il mare aperto. Il centro storico è molto frequentato, anche per via dei festeggiamenti per i 50 anni dei locali Tornado Zadar, tifosi di tutte le squadre di Zara (principalmente basket e calcio). Nei pressi dell'istallazione Saluto al Sole, e del noto Organo marino, assistiamo per l'occasione ad uno show di aeroplani acrobatici.

Dopo una cenetta in centro ci dirigiamo al campeggio più vicino, ben oltre la mezzanotte. Purtroppo non sono previste tariffe ridotte per la sola sosta notturna (e vista la condizione dei bagni ci limitiamo solo a quella!) in altre parti del mondo note come formula camper stop. Veniamo pure trattati in malo modo solo per averne fatto richiesta.

Continuiamo lungo la strada costiera, denominata Jadranska Magistrala (Strada Maestra Adriatica), che unisce Fiume a Dubrovnik: a destra l'orizzonte con le Isole Incoronate (Kornati), a sinistra l'entroterra croato. Superando l'alto viadotto sul fiume Krka (Cherca), lungo il quale sorge l'omonimo Parco Nazionale di Krka (Nacionalni park Krka) famoso per le sue cascate nel tufo, intravediamo la città di Šibenik (Sebenico).

Split

SpalatoProseguendo lungo la costa, giungiamo alla splendida Spalato (Split). Il suo centro storico è racchiuso dentro le mura del Palazzo di Diocleziano, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, e si sviluppa a diversi livelli: dai mercatini dei sotterranei, ai tetti a ridosso delle mura di cinta, passando per strade e piazze lastricate di pietra bianca.

Dormiamo in città (vedi la sezione delle aree di sosta per i dettagli) in modo da poter tornare facilmente in centro e visitare anche la famosa (secondo noi sopravvalutata) spiaggia di Bačvice, dove sul bagnasciuga di sabbia troverete sempre qualcuno intento a giocare a picigin, la versione croata dei ns "racchettoni" ma a mani nude.

Il nostro itinerario continua lungo le classiche calette della costa dalmata, dove sostiamo nelle vicinanze di Macarsca (Makarska), con l'intenzione di traghettare verso l'Isola di Brač (Brazza). Purtroppo l'attesa per un posto su un traghetto si protrae troppo e così decidiamo di proseguire fino a Drvenic ed imbarcarci per l'Isola di Hvar.

Isola di Hvar

Lasciate alle spalle 2 bellissime ma affollate città come Zara e Spalato, puntiamo verso una meta all'apparenza meno mondana: l'Isola di Lèsina (Hvar). Prendiamo quindi il traghetto da Drvenik e sbarchiamo a Sućuraj (San Giorgio) dove ci aspettano più di 70 km sulla strada che percorre l'isola da est ad ovest, piuttosto stretta e per molti tratti senza guard-rail o delimitata dai tipici muretti in pietra, rendendo l'incrocio con altri veicoli una manovra abbastanza delicata.

Stari Grad

Stari GradCi fermiamo a Cittavecchia (Stari Grad) provati dalla tensione ma soddisfatti della scelta. Il campeggio dista pochi passi dal centro storico, che è completamente realizzato in liscia pietra bianca e girarlo a piedi con le ultime luci della sera è un'emozione irripetibile. Nonostante la presenza di un porto turistico, una bella passeggiata lungomare, numerosi negozietti e vari ristoranti, il paesino non è per niente chiassoso, come invece sarebbe, stando alle guide, il capoluogo Hvar.

Anche qui le spiagge sono "sassose" il che, se da una parte non le rende affatto comode, dall'altra offre un'ottima occasione per praticare lo snorkeling, anche per i bambini alle prime immersioni.

Hvar

HvarPrima di lasciare l'isola decidiamo comunque di spingerci fino alla città di Hvar (Lèsina), che merita sicuramente una visita, ma l'alta concentrazione di locali ne fa una meta preferita da chi cerca una movimentata vita notturna. La nostra visita si limita ad una sosta in un parcheggio a pagamento ed una passeggiata nel centro storico, ma non abbiamo visto alcuna indicazione per campeggi, area camper o possibilità di sosta notturna.

Durante la strada di ritorno, purtroppo, incrociamo 3 mastodontici camper che, senza minimamente rallentare e nonostante noi fossimo quasi fermi, ci mandano in frantumi uno degli specchietti retrovisori e riempono di schegge la cabina. Fortunatamente abbiamo ancora con noi gli specchietti originali (anche se leggermente opacizzati), così i danni si limitano ad un grosso spavento e qualche piccolo graffio sul braccio.

Arrivati sulla costa cerchiamo subito un posto dove sostare per la notte, prima di proseguire per Dubrovnik.

Dubrovnik

Lasciata l'Isola di Hvar, torniamo a percorrere la litoranea Jadranska Magistrala verso sud. Nei pressi del delta del fiume Narenta, la strada rientra per qualche chilometro, permettendo di osservare dall'alto uno dei pochi spazi fertili e agricoli dell'intera Dalmazia.

Per qualche km, nei pressi di Neum, la strada costiera attraversa la Bosnia-Erzegovina, nell'unico tratto di costa di questo Paese. Per via di un incidente siamo costretti ad una deviazione, così passiamo più tempo del previsto in terra bosniaca, prima di entrare nuovamente in Croazia e dirigerci alla tappa più meridionale del nostro viaggio: Dubrovnik.

Ragusa / DubrovnikDubrovnik

La città di Ragusa di Dalmazia (Dubrovnik) sorge all'estremo sud della Croazia e ci sono voluti circa 1300 km dal confine con l'Italia per arrivarci. Ora che ci siamo, tra sensi unici e divieti ci mettiamo un sacco a trovare un parcheggio per fermarci a visitarla, ma, per chi preferisce, dal vicino campeggio (zona Babin Kuk) dovrebbe essere facile raggiungerla coi mezzi pubblici.

Il centro storico, dichiarato Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, è completamente racchiuso all'interno delle antiche mura (e recentemente location per la serie tv Trono di Spade). Senza elencare ogni singolo monumento visitabile, che potete trovare meglio descritto in qualunque guida, vi consigliamo di effettuare una passeggiata lungo lo stradun, ampia strada pedonale lastricata che taglia in due la città, e perdervi tra i viottoli che lo incrociano.

Per i nostri gusti, le bellissime piazze e strade scenografiche sono un po' troppo sfruttate con dehors e tavolini di bar e ristoranti, togliendo indiscutibilmente parte del loro fascino.

Ritorno

Per terminare il nostro viaggio in Croazia ricominciamo a salire verso nord, dapprima sui nostri passi attraverso la costa bosniaca e poi, arrivati ad attraversare la Narenta, per velocizzare il rientro, prendiamo l'autostrada E65, che macina chilometri nell'entroterra oltre le montagne costiere fino a Zara. Dopo una sosta a Rovanjska, nei pressi di Maslenica, riprendiamo l'autostrada E71 fino alla deviazione (sulla D25 e D1) per i Laghi di Plitvice.

I laghi di Plitvice

Parco Nazionale di Plitvice

laghi di PlitviceNel cammino di ritorno da Dubrovnik, deviamo verso l'interno della Croazia per visitare un luogo, forse nel mondo, unico nel suo genere: il Parco Nazionale dei laghi di Plitvice (Nacionalni park Plitvička jezera), altro patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Il Parco di Plitvice si sviluppa attorno a grandi e piccoli laghi immersi nel verde e le cascate tra questi. Gli itinerari, ben indicati, sono tutti percorribili a piedi, e possono comprendere tratti in autobus-navetta o traghetti elettrici (gratuiti).

Per accedere al Parco sono acquistabili biglietti giornalieri o per due giorni. Noi optiamo per quest'ultima formula, acquistata all'ingresso 2, in modo da dedicarci un giorno ai laghi superiori e quello successivo ai laghi inferiori (con il biglietto già in mano evitiamo le code all'ingresso 1). Ai due ingressi del Parco è possibile parcheggiare auto, moto, bus e camper, ma non si può sostare di notte.

All'interno sono disponibili alcuni punti di ristoro (bar, ristorante, area picnic) e servizi. Non è necessario abbigliamento particolare, ma solo adeguato alle condizioni meteo: i percorsi sono per la maggiorparte passerelle in legno o sentieri di ghiaia, non è possibile fare il bagno.

Rijeka

Terminata la visita ai laghi di Plitvice, puntiamo verso la costa per goderci ancora qualche bagno. La strada scorre tranquilla attraverso le colline e la campagna croata, tra casette di legno e banchetti di miele locale, salvo il tortuoso tratto finale che scende fino a Senj (Segna).

Qui ci riposiamo un po' prima di ripartire verso Fiume (Rijeka), città che non ci colpisce particolarmente per la sua bellezza e, vista la difficoltà di trovare un parcheggio, la visitiamo a bordo del camper. Continuiamo il viaggio e lasciamo la Croazia per entrare in Slovenia, dove ci attendono le Grotte di Postumia.

Slovenia

Grotte di PostumiaGrotte di Postumia

Lasciata la Croazia dopo la visita ai Laghi di Plitvice, entriamo in Slovenia e ci dirigiamo verso un'altra tipica attrazione dei Balcani occidentali: le Grotte di Postumia (Postojnska jama). Oltre alle solite stalagmiti e stalagtiti, ci colpiscono alcune "sale" per la particolare lunghezza oltre che l'impressionante altezza (nessuna però egualia la maestosità della Grave delle Grotte di Castellana).

La visita alle grotte consiste in circa 10 minuti di trenino dentro le viscere della terra, 1 ora di passeggiata con la guida e 10 minuti di ritorno in trenino. Si consiglia un abbigliamento adatto al freddo e umido (anche d'estate). Nel complesso delle grotte sono visitabili anche una mostra ed un vivaio; a circa 10 km trovate il Castello di Predjama (o di Erasmo) aggrappato alla roccia.

Se pensate di fermarvi a dormire nell'area camper del parcheggio delle grotte, parcheggiate direttamente qui, per evitare di pagare il parcheggio + la sosta camper.

Lipizza: cavalliLipizza

Il nostro itinerario in Croazia e Slovenia giunge quasi al termine: facciamo rotta verso l'Italia e, poco prima di attraversare il confine a Basovizza, nei pressi di Lipizza (Lipica) facciamo una sosta all'allevamento e pascolo dei famosi cavalli lipizzani (dal caratteristico mantello bianco).

La tappa seguente è nei pressi di Bibione, per un'ultimo giorno di mare e di vacanza, prima del rientro definitivo a casa.

Campeggi e aree di sosta camper

Vi segnaliamo i campeggi e aree attrezzate per sosta camper che abbiamo trovato nel nostro viaggio in Croazia (e un paio in Slovenia).

Fotografie

Abbiamo estratto alcune foto dall'archivio, ma potete guardare tutte le fotografie del nostro viaggio in Croazia »

Proteo
Snorkeling
Dentro le mura
Cavalli al pascolo
Sotterranei del Palazzo di Diocleziano
racconto croazia

Racconto sfogliabile

Questo è il nostro racconto di viaggio in Croazia e Slovenia, completo di foto ed aree sosta, tutto da sfogliare.

Qui potete scaricare gratuitamente il racconto di viaggio in Croazia in formato pdf (4,4 MB).

Download PDF

Libri di viaggio

Elenco di libri utilizzati e consultati durante il viaggio:

Balcani occidentali
Balcani occidentali

C. Dapino
EDT, 2014

Guide EDT/Lonely Planet

Link utili

Elenco di siti per ulteriori informazioni ed approfondimenti riguardanti i temi ed i luoghi incontrati:


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